martedì 18 agosto 2015

"... il segno di un'estate che vorrei potesse non finire mai": sinestesìa!

Ogni volta che torno in un posto mi sembra di non essermi mai mossa, di starci da una vita, quindi diventa ancora più difficile, a tre giorni dal nostro tanto temuto ritorno a Miami, fare mente locale su un’estate coloratissima, i cui toni sgargianti iniziano già a sopirsi nel pallore del ricordo. Già, perché a’merica il tempo vola, è denaro, e un giorno vale un mese. Allora, prima che ne passi troppo, prima di prendere velocità sullo scivolo ad acqua che spesso uso come metafora dei nostri semestri qui, mi conviene affrontare l’argomento “estate 2015”.




Londra
Wow! Una città fighissima, piena di cultura in senso lato, sia sul piano intellettuale che su quello civico. Un luogo quasi perfetto, dove i pochi nei sono il clima (dicono: io ci sono stata d’estate quindi ho potuto costatare solo l’assenza di caldo asfittico), la scarsa gastronomia (ma la cosa non mi tange visto che per i pochi giorni in cui ci siamo stati da turisti abbiamo vissuto benissimo delle porcherie offerte dal convento), i prezzi. Ecco, questo in effetti ha inciso parecchio dato che abbiamo finito i soldi ancora prima di aver finito i giorni… e per fortuna ci aveva ospitato nipotemo, se no manco ad andarci. La cosa che a me è piaciuta di più è stata l’opportunità di vedere l’opera King John allo Shakespeare Globe: super bello!! Le migliori tre ore spese in piedi ad ascoltare un inglese oscuro, musicale e poetico degli ultimi tempi :) Bell’atmosfera, ottima musica e stupendi attori. Altro luogo fenomenale: il Victoria and Albert Museum, l’allestimento, il giardino e il design più belli di sempre <3
Oltre a lasciarci un bel pezzo di portafoglio, a Londra abbiamo lasciato il cuore, e quando saremo più ricchi ci torneremo. Pace.



Credenze Pop
Questo è il titolo che quest’anno abbiamo dato al festival di AmiCa, il quale ha avuto un successo superiore alle nostre aspettative. Grammichele ha visto l’avvicendarsi di belle cose e belle personalità, e tutti i nostri sforzi hanno dato i loro frutti, a coronamento dei quali il concerto dei Lautari ha dato vita ad una serata che non dimenticherò mai.




Sinestesìa
Parlando di personalità che hanno onorato Grammichele della loro presenza e di serate indimenticabili coi Lautari non posso che passare all'argomento che più degli altri ha caratterizzato l’estate 2015. Ma che dico l’estate? Il 2015!!! Quest’anno, infatti, Grammichele, oltre ad ospitare docenti dell’Università degli Studi di Catania, dell’University of Miami, de La Sapienza di Roma, etc. per le nostre AmiConversazioni, ha avuto anche il privilegio di accogliere molti dei nostri più cari amici, che da più parti d’Italia e del mondo sono accorsi a condividere con noi puri momenti di felicità. Questi amici, non paghi di vederci durante il matrimonio, hanno protratto la loro permanenza e/o ci hanno raggiunto, fosse anche per un fugace saluto, nel nostro paese, non sazi della nostra compagnia, come noi non ne avremo mai abbastanza della loro.
Il nostro matrimonio è stato un tripudio di colori, sapori, suoni e amicizia, un paradiso in terra, un evento culturale, un’occasione d’oro: lo diciamo noi, lo dicono amici e parenti, e - modestamente - l’ha detto anche “La Sicilia”.
Il merito della riuscita dell’evento dobbiamo però dividerlo con tutte le persone che, in diversa misura, hanno collaborato, ma soprattutto I fiori di Marica, che con un’attenzione che non credevo umanamente possibile, hanno ascoltato ogni nostro singolo desiderio (anche quelli espressi così, per scherzare) assecondandolo, rielaborandolo, facendolo esplodere sotto i nostri occhi increduli! Senza di loro, della loro affettuosa professionalità, delle loro trovate, il nostro matrimonio sarebbe stato solo potenzialmente sublime.
Di incidenti di percorso ce ne sono stati, non crediate: dovuti alla nostra “assenza” in momenti cruciali (vedi post precedenti), al fatto che i proprietari della sala dove si è svolto il ricevimento hanno pensato che la bellezza del posto e la buona cucina potessero sopperire ad alcune fondamentali lacune, ma per quanto mi riguarda, sceglierei le stesse identiche cose tutte d’accapo (e magari ripeterei un centinaio di volte in più che la torta la voglio bianca)!
La scelta del tema, della tavolata unica sul mare, del formato degli inviti, degli invitati, del teatro, degli abiti, delle pettinature, dei confetti e i dolci, della macchina, del fotografo, del celebrante, dei testimoni, delle musiche, dei musicisti, delle letture, dei lettori… nulla di tutto questo è stata una scelta casuale. Le mie damigelle (Elenina inclusa), lo scrigno di ricordi di Nadia, i giorni precedenti e soprattutto successivi al matrimonio, le bolle e le bollicine, i tuffi in piscina, i palloncini, i coriandoli musicali, le rose di carta, i nastri, gli spartiti trasparenti, le foto istantanee, Barbie Miami, il bouquet… questo è il mio mondo. Questo è stato il nostro matrimonio: il più sinestetico della storia: una gioia per tutti i sensi e in tutti i sensi, ed è un vero peccato che sia finito.

foto della pagetta

foto della pagetta

foto della pagetta
 
foto delle wedding planner

foto delle wedding planner
foto delle wedding planner
foto delle wedding planner


foto delle wedding planner

foto delle wedding planner

foto delle wedding planner

foto del testimone

foto della pagetta


Adesso ha inizio l’anno accademico che abbiamo ragione di considerare il peggiore della nostra esistenza, quindi, memori di tanto giubilo e tanti cromatismi, affronteremo - con la pressione alta e senza peli sulle braccia - quanto di più tetro e grigio possa aspettarci a UM: ci aggiorniamo a metà del prossimo maggio, dunque. Amen.

5 commenti:

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  2. Scherzi vero?
    Qui bisogna aggiornarci, incrociarci e rinnovarci quanto prima!!!

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  3. Darlinga...
    Noi ancora oggi chiudiamo gli occhi e vediamo ancora tante stupendosità......apriamo gli occhi e vediamo i filini di colla....attaccati agli occhiali!!!!

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    1. ahahah, meglio restare ad occhi chiusi as much as possible, dunque...

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