domenica 17 novembre 2013

La famosa Norma di Bernini


Leggendo dei post su un blog che un'amica di Facebook mi ha segnalato, mi sono imbattuta in uno dove uno studente americano in vacanza in Italia, andava nel pallone totale di fronte a un biglietto di Trenitalia, e dopo essere uscito dall'empasse, si cimentava nella spiegazione del suddetto biglietto, tramite multicolori segni grafici e nientepopodimenoche una legenda. Al post seguono commenti tipo: "quanto sono cretini 'sti americani", e/o "vorrei vedere un italiano in Giappone"!
Ora, senza dover estremizzare, e facendo una larga divagazione delle mie, volevo solo riferire di una mia professoressa di spagnolo, americana, che mi raccontava con sdegno di essersi recata in Spagna quest'estate e di aver fatto la conoscenza di un'italiana, che comunicava in italiano con gli spagnoli (i quali la capivano, pare) e che a sua volta capiva lo spagnolo nel quale questo gruppo di persone le si rivolgeva. La profa non era però stupita di questa intelligibilità mutua che a questi livelli io sconoscevo (infatti m'è sembrata un po' una minchiata), quanto del fatto che l'italiana in questione non sapesse lo spagnolo. Sulle prime, anche io ho mostrato segni di costernazione, credendo che questa in Spagna ci vivesse, lavorasse, etc. ma quando ho detto: "certo che è strano che una persona lavori nell'università di un paese senza conoscerne la lingua nazionale, né l'inglese", la mia prof. ha ammesso candidamente: "No, ma mica ci lavorava, era là in visita, da amici". Ora, carissima, esimia, illustre, luminare e illuminata Dottoressa, Professoressa, mia Signora, nonché mia Musa, il fatto di conoscere la seconda e la terza lingua più parlate al mondo, non ti da il diritto di esigere da una poveracrista che va a trovare degli amici all'estero, che quella impari la lingua solo per non dispiacerti! Proprio a te, poi, che, by the way, spiegando il Barocco, hai menzionato confusamente un certo BELLINI, riferendoti allo scultore dell'Estasi mistica di Santa Teresa d'Avila!!!!!!!!!!!!!!!!!
Just saying...

In realtà stamattina, dal letto, già non mi davo pace per tutto quello che mi aspettava in questa breve domenica texana, e mi sentivo triste perché neanche oggi avrei avuto il tempo per scrivere qua, ma mi sbagliavo! I miei rimpianti, ovviamente, vanno diretti a cose che sono senza dubbio più urgenti e produttive che cazzeggiare, la quale azione, come è evidente, ha invece un posto di spicco nella mia gestione del tempo (risata isterica) = ora sono triste lo stesso ma per altri motivi!
Mentre ci sono volevo aggiornare tutti quelli che sono mestamente a conoscenza delle condizioni stagionali di A., che l'allarme del Fall '13 sta lentamente rientrando, così come la biancheria da ricovero sta rientrando nei cassetti, un articolo alla volta, senza fretta, perché non si sa mai: finché l'autunno non finisce COMPLETAMENTE non si può dire l'ultima parola. Pare che il cuore stia pompando regolarmente, la consueta quantità di sangue, non sempre abbastanza da arrivare in alcune zone recondite, ma quanto basta per: cucinare, vantarsi della propria cucina, lamentarsi del mondo intero e ballare.
Buona settimana (prima o poi tornerò, dopo il thanksgiving, il GRE, il TOEFL, dopo tesi, final papers, applicationsssssssss - tante "s" quante sono le rotture di c******i -, fotocopie, concerti, sintomi acuti di success... insomma, tra un lustro o due) e che il cielo ci aiuti a raccattare studenti che ci portino a spalla fino in Spagna, a ottenere transcripts per avere anch'io, da gennaio, una classe di ciuccioni, e a collezionare punti per amaze le commissioni dei vari PhD programs (di questo e molto altro si parlerà in un post TBA)!!! Ammavìdiri!

Aspe':... che ci aiuti anche a racimolare un poco di verdoni, 'ché tutte 'ste menate costano!
Aspe': le immagini del cielo che ci deve aiutare!







martedì 5 novembre 2013

إن شاء الله

Dedico le parole di Serra e di Fageeg alla mia amica psicologa che sogna di guidare un autobus...



venerdì 18 ottobre 2013

Sogni d'oro

- [...] ho sognato che tornavi qui per le vacanze come sempre, con L., ma stavolta eri disperata, piangevi e dicevi che non ci volevi tornare mai più in quel posto di merda, che volevi rimanere qui per sempre, perché in America ti stava andando tutto male... poi mi sono svegliata e ho realizzato che era solo un bel sogno.

- OK! Quando incontri il tuo istinto materno gli dai i miei ossequi. Adesso devo chiudere, ciao.


La Volotea è geniale:

"Hurry up, it’s almost Sunday. 8 minutes to cook the pasta, 20 minutes to eat it, €19.99 to mom's house"

venerdì 27 settembre 2013

migny+svity=amike4ever

Stamane, leggendo un post sulla caratura dei diamanti consigliata dal bon ton (che contatti frivoli ho su FB!) mi è venuta in mente una scena che riguarda una mia ex compagna di scuola delle superiori, che per la sua cresima aveva chiesto (prima circuendolo e dopo intimandolo) al suo storico ragazzo di comprarle un diamante come sigillo del loro eterno amore, per festeggiare così la cresima e l'univoco (dal punto di vista delle volontà) fidanzamento ufficiale: una fetta, un patty, insomma!
Più tardi, il rinfresco, avrebbe visto me, indifesa commare, ricevere la dedica di una sgolata Anima mia dei Cugini di campagna intonata proprio dalla festeggiata guardandomi nelle palle degli occhi e la mano sul cuore!
Mi ricordo che, nonostante le continue vessazioni, il povero fidanzato si ridusse fino all'ultimo istante senza aver comprato l'anello - altrimenti noto come masticuni - perché non aveva tempo, e soprattutto la considerava una spesa del tutto inutile. Ricordo anche che, appena finita la messa, e prima di andare a mangiare pizzette e arancini a casa della neo-cresimata, il povero fidanzato è stato letteralmente trascinato per il braccio fino dentro la porta blindata di Cambria, dopo aver resistito per una mezz'ora in macchina ai di lei lamentosi piagnistei (ti prego - ti prego - ti prego...). Il mischino, ha assistito inerme, nell'ordine, a: approvazione del budget, srotolamento di numerosi astucci di panno (e, immagino, anche di c******i), tribolazione, scelta, e sfilamento portafogli dai suoi pantaloni.
Ah, che ricordi!!! Ricordi di un paese - il mio - e dei suoi cittadini medi... paese di sedicenti artisti, novelli fotografi, inventori, e anche persone normali. Il mio paese, dove è un piaciri per i sensi prendere l'apperitivo all'ombra della matrice; paese dal quale perfino questa mia ex compagna di classe è fuggita nottetempo, lasciandoci quello che nel giro di neanche un lustro era diventato suo marito e il suo ex.
Chissà l'anello che fine ha fatto... lei pareva tenerci moltissimo: come una bambina dopo una settimana dall'agognato ricevimento in regalo della bambola nuova per la quale s'è portata la testa per mesi, e ora giace nell'ultimo strato di una cesta di giocattoli inutilizzati. Infatti, c'era talmente affezionata (mia commare all'anello) che non se lo toglieva manco per fare le madre-forme nel laboratorio ceramico. Un giorno le dissi: ma non credi che così si rovini? O quanto meno si sporchi d'argilla-barbottina-gommalacca-ossidi? E lei, con precisione scientifica, mi spiegò che il diamante è la pietra più resistente al mondo, e me lo dimostrò usando l'anello come punteruolo sul gesso del prototipo, salvo poi puntualizzare che il suo era microscopico, figurati quelli "giusti"!

P.S. A proposito di amiche e di scomparse: io vorrei sapere che fine ha fatto la mia cibernetica soul-mate, della cui esistenza sono venuta a conoscenza meno di una settimana fa e che dopo avermi sedotta (come fanno con me tutti i nati sotto il segno dei gemelli, del resto) introducendomi nei suoi vita-morte-miracoli dal maggio 2006 al marzo 2009, tramite un blog senza capo né coda, ha stravolto la mia vita (e forse il mio modo di scrivere) per sempre, abbandonandomi in preda a milioni di interrogativi.

P.P.S. A tutto penso, tranne a quello che devo fare per davvero:
1) Analizzare sinteticamente quali sono le difficoltà nell'apprendimento dello spagnolo come seconda lingua in generale
2) Offrire una panoramica sulla varietà linguistica che si riscontra nella penisola iberica
3) Offrire una panoramica sulla varietà linguistica che si riscontra nella penisola italiana
3) Analizzare il grado di mutua intelligibilità prendendo come esempio le coppie inglese-spagnolo, italiano-spagnolo, siciliano-spagnolo
4) Dimostrare che esiste una sorta di forza d'attrazione esercitata da una lingua A, nei confronti di una lingua B (molto simile alla lingua A) che viene incrementata dalle somiglianze e per questo conduce spesso all'errore quando ci si trova di fronte a parole lievemente diverse. Il fenomeno riguarda soprattutto il livello lessicale, ma è riscontrabile anche a livello sintattico.
Esempi.
... e possibilmente riportare tutto ciò a livelli di comprensione medi, prima in inglese e poi in spagnolo.

P.P.P.S. Certo che se questo blog me lo correggesse un americano coi suoi criteri, prenderei un misero 86 (numero di pura fantasia)! Perché loro il meccanismo della ricorsività non sanno nemmeno che cos'è. Se loro dovessero riscrivere l'ultima strofa di Alla fiera dell'est, farebbero così:
IT
E infine il Signore, sull'angelo della morte, sul macellaio,
che uccise il toro, che bevve l'acqua, che spense il fuoco,
che bruciò il bastone, che picchiò il cane, che morse il gatto,
che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò.
EN
To sum up, God intervened solving the problems that the others had caused. Do you agree or disagree with the previous statement? Any question so far? Clarifications? Concerns?
 Giuro!

sabato 21 settembre 2013

I piccioni di piazza San Marcos

La settimana è stata pesante e velocissima, ha piovuto e piovuto, ho fatto chilometri a piedi, rischiando la vita numerose volte, e il finesettimana non aiuterà.
Stamattina mi sono svegliata con due pensieri fissi: la rata della tuition e i muffin* che abbiamo comprato ieri sera per stamattina. Ma è stata una "colazione con (tentato) delitto", perché mentre i miei canini affondavano felici dentro il muffin ricotta e fragola, e le mie orecchie ascoltavano infelici e distratte assurdi e superstiziosi assunti al telefono, la mia attenzione veniva catturata da un gigantesco scarafaggio che faceva dei movimenti inconsulti proprio sul canale di Panama del mio planisfero appeso alla parete, ed era talmente grosso che faceva ombra a tutto il Sudamerica (adesso mi sto chiedendo se in Nicaragua hanno delle catene montuose davvero così alte, oppure le strane flessioni dell'animale erano solo dovute a una fortuitamente risolta stitichezza).
L. con uno scatto felino e la scopa, ha fatto fare un volo all'essere abnorme fino al pianerottolo, attraverso il portone sapientemente aperto, ed è stato lì che siamo venuti a conoscenza di un biglietto che recava le seguenti parole:
Hey,
my name is Ian and I just moved in.
I'm having a house warming party tomorrow night at around 8pm. I'm going to be making some dove poppers.
Feel free to bring friends & beer!
Ian Apt. #838
Ora, a parte il timore che oltre al protagonista di Walker Texas Ranger che vive di sotto e mi asciuga la biancheria a suon di rutti, sia approdato nel blocco 8 di Hill Country Apartments pure il personaggio principale di Do No Harm (che quindi, ogni sera dopo le 8.25 ora locale comincerà a dare di matto per ben dodici ore), la mia preoccupazione sono i dove poppers, ovvero gli involtini di piccione!


A questo proposito, volevo condividere con il mio milione di lettori una digressione linguistica, ovvero lo strano procedimento per cui gli americani accolgono delle parole - specialmente culinarie, ma non solo - dalla nostra lingua privandole del tutto o in parte del loro significato. Per esempio, non è possibile che i nostri simpatici amici del nuovo mondo chiedano "latte" alla caffetteria e si fornisca loro caffè-latte, perché poi, quando vengono in Italia e al bar chiedono "latte" e si mette loro sul bancone del latte, quelli si straniscono! Oppure, il cosiddetto "americano": va bene che quella volta, quel barista italiano che ha dovuto ingegnarsi per modificare l'espresso a quel turista americano, ha dovuto per forza di cose allungarlielo con l'acqua calda rendendoglielo così più appetibile (e così è rimasta la terminologia) ma, non capisco che motivo c'è di importare qua sia la bevanda che il suo nome! Che senso ha andare da Starbucks qui e trovare l'opzione "americano" tra coffee e espresso?
Come componente della giunta accademica dovrei trovare rimedio a certe piaghe lessicali, dovrei ovviare a problematiche del genere con penalità durissime, dovrei anche eliminare la parola success e tutte le sue declinazione dal vocabolario statunitense, e invece, mi devo adoperare per trovare tremende punizioni per chi fuma dentro e in prossimità del campus (maro'!) e trovare una risposta cortese per chi pretende che, dall'alto della mia carica, io possa intercedere nell'eliminazione di una multa per parcheggio in divieto aggravato perché in zona disabili!!!

Adesso vado a buttare le ballerine usa e getta, che ho indossato pure ieri, incurante del fiume che mi scorreva sotto i piedi (per fortuna caldo) per distruggerle definitivamente, e vado a mettere insieme alcuni degli ingredienti senza nichel che ho comprato... poi pulizie, piscina e il sabato in men che non si dica sarà finito, lasciando posto all'autunno texano e una domenica di "compiti", come li chiama mia madre, alludendo alla scrittura della tesi: avrà preso lezione dagli americani per dare un nome alle cose :)


* Una chicca terminologica: le maniglie dell'amore in inglese si chiamano muffin top!!!

lunedì 2 settembre 2013

¡Caramba!

l'ha portata astolfo, dalla luna: s'è scordato il mio senno... ma la valigia mi serve di più :)

domenica 1 settembre 2013

Con il lucchetto 'rosella'

Erano anni che non rinnovavo il mio povero guardaroba, ma tra maggio e giugno, in vista di un'estate con ben due matrimoni e approfittando del famoso San Marcos Outlet a due passi e del fatto che per cifre superiori ai cento dollari mi avrebbero restituito le tasse, ho pensato bene di comprare finalmente qualcosa.
Non avendo a disposizione una macchina, lo shopping è stato tutt'altro che confortevole: salire e scendere da autobus urbani texani, passando quindi da 48 a 8 gradi centigradi e viceversa (e lo stesso entrando e uscendo dai negozi) può seriamente minare la salute... ma alla fine, novella pretty woman, ce l'ho fatta!
Ho fatto circa quattro viaggi prima di decidere cosa veramente mi serviva, ogni volta accompagnata dalla omonima (o eponima?) musichetta di sottofondo, e ho finalmente avuto ciò che meritavo, oltre ai vestiti per i suddetti matrimoni: magliette, mutande, reggiseni, calzini, scarpe, e trucchi.
'Benone', direbbe mia madre, eccetto che per un piccolo dettaglio: tutta questa roba non ha avuto la fortuna di rientrare negli States, e dopo una vacanza italiana, dove è stata in parte, solo in parte, parcamente utilizzata (la volevo sparagnare), è letteralmente sparita nel nulla insieme a roba vecchia ma di grande valore affettivo.
Per la prima settimana, facendo capolino dalle scale nell'ultimo piano, speravo sempre di vedere la mia valigia con quattro ruote e il lucchetto rosa davanti la mia porta che mi aspettava, ma adesso, che sono alla soglia delle due settimane dalla scomparsa, mi tocca iniziare ad elaborare il lutto, ed in questo, la compagnia aerea mi sta aiutando molto, chiedendomi di compilare una dettagliatissima lista di tutto ciò che il mio bagaglio conteneva... come se il tempo che ho perso a chiamare, scrivere, comprare e fotocopiare scontrini, etc. non bastasse, come se non dovessi leggere due racconti di Gabriel García Márquez, dieci capitoli del Quijote, e più di duecento pagine di saggi critici; come se non dovessi anche lavorare, scrivere la tesi, email e post, pulire, cucinare, presenziare a riunioni, fare volontariato, piscina e spesa, parlare al telefono, videochiamare!
Anyway, questo è ciò che ricordo conteneva il trolley (che, bye the way, avevo appena fatto riparare dopo che i gentilissimi signori della dogana avevano pensato bene di aprire con la forza - nonostante la chiusura TSA - per controllare se lo sciroppo d'acero che conteneva era realmente d'acero per poi decidere di rimettere il flacone aperto in mezzo ai miei vestiti, ma questa è un'altra storia); con lui se n'è andato un pezzo della mia storia, ma anche della vostra:


Alice band (10) tutti gli ultracolorati cerchietti, simbolo della mia eterna gioventù

Almond pastries (500 g) 'i cosa duc'i miennula per l'ufficio

Apron (1) 'u mantali o faladinu

Black and pink dress (1) il vestito da super-testimone

Black bra (2)

Black pants (1) gentilmente forniti da amì

Black shoes (one pair) scarpe da super-testimone

Blue blouse (1) messa una volta

Blue dress (1)

Blue shoes (one pair) ballerine all'uncinetto messe un paio di volte

Blue shoulder bag (1) di mia matre

Blush (1)

Body cream (700 ml)

Bordeau fabric (1) 'a pezza ppo' divanu

Casual black dress (1) de' cinìsi però i buttuna ci l'ava 'mpiccicatu ju

Chocolate bars (3) da' signora spinellu

Coffee (1 kg) 13.50 da' signora rosina

Colander (1) u' sculapasta aranciò

Cookies (4 kg) da' nonna (sanu belli) e da' putìa

Cotton printed colorful shirts (15) una più bella delle altre, quasi tutte regali di compleanni

Dead Sea salts (500 g)

Dishcloth (1) mappina rosella con la scritta "keep calm - you are the queen of the kitchen"

Earrings (one pair) fatti a mano con amore da i fiori di marica con 20 bottoni intercambiabili

Eye pencil (1)

Eyeliner (1)

Face cream (1)

Foundation (1) appena aperto

Grey dress (1) il primo sanmarchese

Hairdressing scissors (1) u' secunnu paru ca resta 'nni n'aeroportu

Handmade lapel pin (3) i fiori rosa all'uncinetto fatti con amore da i fiori di marica per il mio vestito da super-testimone

Flag (1) verde, bianca e rossa

Jacket (2)

Jeans (2) gli unici della mia taglia attuale, un paio fornito da amì

Lasagne (1 kg) n'auma ricriari

Lipstick (1)

Magnet (1) la trinacria di lava del matrimonio del secolo

Mascara (1)

Nail file (1)

Nail polish (1)

Nutritional supplements (four blister)

Pack of tissues (12)

Pajamas (1) solo il sotto, bianco a pois neri, riportato in italia per farlo accorciare

Pasta (3 kg)

Petticoat (1) di mia matre

Photographs (25)

Pink bra (1) messo una volta

Pool cap (2)

Postcards (10)

Pouches (3)

Power converter (2)

Printed canvas (2)

Red bra (1) messo una volta

Rolling pin (1) n'auma risturari

Sanitary towels (one big pack)

Scissors (1)

Shampoo (1)

Shorts (1) nuovi

Silk epil Brown (1) grave! gravissima perdita!!

Scarf (1) non ancora indossata, ultimo regalo di teresina

Silver shoes (one pair) messe un paio di volte

Socks (6)

Stationery items (5)

Swimsuit (1) di spotless mind

Torroncini (500 g) da' signora rosina

Tweezers (1)

Underpants (6)


Esorto chi si sta chiedendo che bisogno c'è di portarsi dall'Italia i fazzolettini e gli assorbenti di provare le cose usa e getta americane, e poi, quando con una lametta si riesce a depilare solo una gamba e per soffiarsi il naso ci vogliono tre/quattro fazzoletti di carta, ne riparliamo...

P.S. A questo punto sono ben felice di aver scordato di mettere delle cose in valigia :)
P.P.S. Per il mio inglese è un toccasana dover tradurre certi nomi :D

A seguire alcune foto esemplificative di un rientro traumatico!


omaggio a turi 'u scavaturi

'u tempu è 'o ventu

collezione uomo autunno-inverno 2013

delizie (!?) texane

collezione donna autunno-inverno 2013

a proposito di lamette che non tagliano, la foto non rende, ma questa aveva più peli di lucio dalla

bob marley alla fermata

martedì 13 agosto 2013

Ricominciaaaaaaamo!


Uno dei primissimi avvisi dell'anno accademico riguarda un'importante associazione dell'università che ha organizzato un ritiro di tre giorni "fuori porta" e gli organizzatori scrivono ai partecipanti tutta una serie di utilissime regole da seguire...


Cosa portare:



• pigiama



• vestiti per tre giorni



• acqua



• medicine prescritte


Cosa non portare:



• sigarette



• alcol



• droghe




Aggiungono: "Se sei visto mentre fai uso di cose che non dovresti usare non rimarrai a lungo membro della nostra associazione"!


A questo punto nelle cose da lasciare a casa potevano inserire la voce "cervello", tanto c'è sempre qualcuno che ricorda a questi poveracci che bisogna pulirsi il c..o dopo aver c....o!

domenica 11 agosto 2013

Stasciuni

Ha fatto caldo in ritardo e brevemente quest'estate: è stato piacevole ma senza frutti.
Un'estate di luoghi e giri, pietre e parole come pietre, incontri e scontri.
L'estate dei matrimoni tradizionalmente pallosi e fantasticamente tradizionali.
L'estate del mai perduto amore per un'Italia incantevole e schifosa.
Un'estate international fatta di discorsi in inglese e piatti in italiano, tempo irrimediabilmente perduto e/o felicemente trascorso.
Acqua. Musica. Abbracci. Bollicine. Delusioni.
L'estate di occasioni e foto mancate:
- l'occasione di produrre,
- la foto della bimba meravigliosa che ho conosciuto lunedì 15 luglio e della sua mamma,
- l'occasione di stare zitti,
- la foto di via Stracciari n. 7,
- l'occasione di partecipare al tour de "Il pianista disgraziato",
- la foto con la mia ex studentessa,
- l'occasione di vedere Isa, Raf, e altri buoni amici...
Due mesi sono stati troppi e troppo pochi: due mesi devastanti ed indimenticabili.
Ciao Sicilia: l'America ci sta aspettando con le sue braccia forti e grasse spalancate!


Santa Tecla
Santa Tecla
Assisi
Civitanova Marche
Firenze
Imola
Bologna
Venezia
Catania
Caltagiorone
Taormina
Ragusa Ibla
Pantalica
Pantalica
Siracusa
Siracusa
Acitrezza