La lavatrice è in azione, Skype è aperto (l'ultimo libro di Fabio Volo e la Settimana Enigmistica pure), ho una ventina di emails da
scrivere (in tre lingue), roba da studiacchiare, e c'è tutto un casino dentro fuori e intorno a me, mentre Luca sta suonando pezzi gospel a una messa cristiana o_O !!!
Sono reduce da esami
di medio termine (andati inaspettatamente bene in relazione al tempo dedicato allo studio), folletos per il mio dipartimento fatti con l'InDesign (questo sconosciuto!), inquietanti amicizie reali e artificiali, caffè in buona compagnia, picnic mancati, cene
simil-italiane dove l'atmosfera era decisamente americana (ma il provolone, quello no), calzini fotografati (prima o poi mi denunceranno per stolking), un concerto fantastico presso The Long Center in Austin’s Creative Home, una minaccia di esplosione nell'ufficio ammissioni del campus, e 11.000 fotocopie fatte per ragazzi che pensano che la "responsabilità" sia un piatto della cucina francese, e che in base ai dati forniti dal Director of Student Health Center, ogni anno contraggono:
- Anxiety Disorder
- ADHD
- Depression
- Bipolar Disorder
- Panic Disorder
- Obsessive Compulsive Disorder
A cogghiri racìna ha'ta gghiri!
Senza truck, senza American Express, senza nessuno che vi dica COME, QUANTO, DOVE, QUANDO, COSA studiare: ce la fate? Bene! Non ce la fate? Insert coin and try again! Non ce la fate ancora? Racìna!
P.S. Il cielo qui è proprio diverso, ha un altro colore, un'altra estensione e nuvole mai viste!
Si impara che questo sport è un'insalatona con un sacco di ingredienti: musica bandistica, balletti, incitazioni, imprecazioni, precauzioni, immedesimazioni, hot dog, coca cola, e partecipazione...
L'azione sportiva è a intermittenza, quindi si riempiono le lunghe pause del gioco con tutte queste cose: bello da vedere dal vivo (once)!
Notevole il "get loud" sui monitor, corrispondente al nostro "fati buddellu" o "ittàti 'uci"!!!
Si impara che l'odore del caffè italiano è ancora più buono
quando è da tempo che non lo senti, e che tanti, ma davvero tanti profumi,
possono essere contenuti insieme dentro un pacco from Italy.
Si impara che se fai una cosa bene puoi avere il plauso generale...
Si impara che se sei un pedone e pigi il pulsante per
chiamare il verde devi aspettare che il giro delle precedenze (anche se uso il
termine impropriamente visto che qua, se non c'è un semaforo a regolarle,
queste non dipendono dalla tua posizione nei confronti delle altre macchine dell'incrocio
ma dalla sana e vecchia regola del "chi prima arriva...") sia
concluso perché arrivi il tuo turno, non c'è santo, non hai nessun diritto in
più per il fatto di non avere le ruote!
Si impara che l'orsacchiotto Teddy (Teddy bear) che ha accompagnato
e accompagna ancora, teneramente, le notti di tanti bambini, ha preso il suo
nome dal Presidente Roosevelt che risparmiò un cucciolo d'orso bruno durante
una sua battuta di caccia in cui (come pare accadesse spesso) non riuscì poi ad
abbattere nessun orso, tornandosene a casa senza alcun "trofeo".
Ecco, mi serviva un presidente americano così.
Si impara che nel Sud
Arabia molte donne vanno in giro completamente coperte e che per alcune di loro
il sacrificio è stare un po' più scoperte quando per esempio si trovano qui perché si devono "adattare". Sotto questo mantello nero che le cela si vestono e si truccano come più aggrada
loro, per la loro famiglia e per i loro mariti... e che anche lì i
Ferrero Rocher (ahhhhhh iferrerorochè) sono molto conosciuti!
Si impara che appena dentro il campus cade una foglia,
arrivano di corsa 5/6 addetti a raccoglierla (manco fossimo nella Ridente!)
mentre fuori dal campus lattine e cartoni di pizza si consumano o si
decompongono per giorni tra le foglie marce mentre un cerbiatto ti attraversa di
corsa la strada spaventato dal rutto di un adolescente in Suv.
Si impara che al supermercato la gente può arrivare a
comprare un vitello intero, che ti danno il caffè gratis, che ti riempiono le
buste con al massimo due oggetti per busta, che a una cert'ora passa tra gli scaffali un tipo che vuole farti assaggiare la pizza e urla come un forsennato PIZZAAAAAAA (mancu a'piscarìa!) e che la piaga del non trovare
parcheggio supera di gran lunga quella di non avere una macchina.
Si scopre il valore esatto delle monetine e si mette in pratica
quello che si è imparato nottetempo: a risparmiarle.
P.S. Si scopre che esistono frutti che cadono dagli alberi e vengono raccolti da terra e portati in casa senza alcuna ragione, giacché non
si sa nemmeno se siano o meno commestibili e soprattutto fanno sporcizia! Sweetheart, lo posso buttare?
Tra dieci giorni Mignolo Blu compie un anno quindi vuole essere più serio, meno "llamativo", "catchy", o cose così...
Cool!!!
(... in America freddo = bello, per questo comprano il ghiaccio già in cubetti a pacchi, tengono l'aria condizionata a 12°C e bevono bibite ghiacciate anche in pieno inverno...)
Come regalo posto la foto che documenta la grave piaga sociale di cui parlavo un paio di post fa :)
Ho un sacco di cose da
scrivere perché nella nostra settimana ci sono stati dei punti cardine che
vanno sviluppati:
1) Ho preparato tagliatelle
al ragù e melanzane alla parmigiana per la nostra nuova amica musulmana che ci
ha fatto scoprire molte cose sull'Islam, e che ci ha confermato (se ce ne fosse
stato bisogno) che tutto il mondo è paese!
2) Luchino ha partecipato a una Masterclass ed è stato sublime: ha suonato
la Liszt Hungarian Rhapsody Nr. 12
e tutti sono rimasti colpiti dalla sua maturità e dalle sue grandi capacità... Di
fronte a quei complimenti lui non ha potuto fare altro che pensare al
maestro della sua vita, che vive dove quest'anno si sono succeduti nevicate e
terremoti, e dai cui silenzi e mezzi sorrisi ha reimparato a suonare e a
pensare la musica e il suo insegnamento in un modo nuovo.
3) La consegna di alcuni
scritti ci ha messi di fronte al MLA format. Non capiamo la
fissazione degli americani per il template! "Io non posso stare
fermo, con le mani nelle mani" mentre fior fiori di professori mi dicono
che la cosa PIÙ importante quando scrivi una composizione è il layout:
"se mi vedo arrivare una tesi con dei contenuti così così e vari errori di
grammatica, posso soprassedere se questa è scritta in Times New Roman 12, doble
space, inizio paragrafo rientrato, note citate così, intestazione sistemata
pomì, etc." (libera traduzione di mignolo blu).
No, gioia, non posso essere
d'accordo: io prima ho imparato a scrivere in italiano, poi ho imparato a
scrivere bene in italiano, poi ho imparato a scrivere benissimo in italiano (e
ad essere modesta, soprattutto) e alla fine mi sono preoccupata della forma che
- sì è importantissima ma - NON può essere la prima cosa, sorry!
4) Non so cosa intendeva
quello quando diceva "nei peggiori bar di Caracas" ma da questa
settimana so cosa intende un texano quando dice "nei migliori ristoranti
di San Marcos" (magari approfondirò questo punto su un altro post).
5) Il bachelor qui è
come la scuola media superiore da noi: ragazzini tra i 19 e i 22 anni che
sghignazzano e poltriscono ansiosi che arrivi il venerdì per sballarsi. Il master,
invece, non è nemmeno quello come da noi: si tratta di lezioni obbligatorie per
piccoli gruppi di studenti dai 24 anni in su (ma "in su" davvero),
con esercitazioni settimanali e esami in itinere. Se vuoi continuare col
dottorato ti conviene fare la tesi, altrimenti puoi anche scegliere di non
farla! o_O
Ci vuole costanza per
riuscire, e noi per fortuna una in famiglia ce l'abbiamo...
6) Ieri sera
siamo stati alla messa in scena delle opere alla cui realizzazione Luca ha
collaborato accompagnando i cantanti per circa un mese. Le opere erano Slow
Dusk* (1948-49) di Carlisle Floyd, e Trouble in Tahiti (1951) di
Leonard Bernstein: bellissime!!! Nonostante l'ipoteca europea e soprattutto
italiana, non abbiamo affatto disdegnato queste due opere americane, anche
perché gli interpreti sono stati molto bravi e la messa in scena è stata molto
efficace.
Che più? Pizza
gratis, piscina, ricezione e immediata sparizione del primo stipendio per
pagare la rata della tuition, raffreddore e piccoli momenti di grazia:
questo è il paese delle grandi contraddizioni, infatti mi capita di
"contraddirmici" spesso, perché nonostante la fonte inesauribile di
cose assurde che scopro, attonita, ogni giorno, mi trovo bene, giacché sembra
che apprezzino quello che abbiamo fatto finora e quello che stiamo facendo
qui...
Vorrei
cocludere, se l'MLA format me lo consente, copiando qui l'oggetto di un Faculty
Announcement appena ricevuto: "Theft of equipment in Room
102", e una piccola chiosa:
Si futteru computer e proiettore! Ne' maravigghi si ci
'nchiappa...
* Floyd’s first opera Slow Dusk is a simple, powerful story set in the sand
hills of the Carolinas amidst poverty and low-keyed religious fanaticism.
The story unfolds around the tragedy of a May afternoon, which alters the
course of a young girl’s life. Aunt Sue, a rough-hewn woman of middle age,
opposes the marriage of her niece Sadie to Micah Hatfield, who lives across the
pond and who belongs to the Truelights, a different religious sect than the
Disciples, to which Sue’s family subscribes. Sue painfully and patiently gives
her niece her reasons for opposing the marriage. Music marks the passing
of time from late afternoon until dusk, and in the evening, Sue reports to
Sadie that Micah has drowned during the day while fishing. Jess, Sadie’s
brother, consoles his aunt who feels guilty from her sense of complicity. Sadie
vows fidelity to Micah’s memory, mourning the emptiness of her life without
him. (http://www.boosey.com)