sabato 5 dicembre 2015

New policy: we are no longer accepting idiots

che soddisfazione! ho appena eliminato la richiesta d'amicizia di uno che non conosco ma con cui ho molti amici in comune. di solito non rifiuto l'amicizia a nessuno su fb - a meno che non si tratti si spam palese - neanche a gente che nella vita reale non è mia amica, né potrà mai esserlo. sotto determinate circostanze accetto anche dei non conoscenti. ma stavolta, ho dovuto rifiutare perché facendo un giretto sulla bacheca del signore non ho trovato altro che odio razziale e luoghi comuni gretti. purtroppo riscontro la stessa tendenza in un discreto numero di post che i miei "amici" condividono quotidianamente, ma quando ho accettato la loro amicizia: a) non lo sapevo con certezza, e b) ora mi scoccio di eliminare a uno a uno tutti quei contatti che si limitano a un certo livello di assurdità - malcelata, ma pur sempre contenuta - quindi li ignoro e basta. il tempo di fare "elimina" lo perdo solo per quelli che rasentano la miseria mentale. ad ogni modo, questa persona sulla sua bacheca non ha altro che cose riassumibili con "questa è la mia patria, tornatevene al vostro paese, siete tutti terroristi, lucarie' te piace 'o presepe?*", ma così: a c@zzo di cane! perciò ho provato una certa ebrezza a cliccare su "elimina richiesta"... del resto questo è il mio profilo, quindi te ne puoi tornare nel tuo, no? non mi serve un agente inquinante in più, già devo sopportare persone che almeno una volta a settimana si lamentano di gente che scrive "avvolte" per dire "a volte", e si prende il disturbo di spiegarlo così:
"avvolte" e una cosa è "a volte" e un altra cosa. possibile che siete così ignoranti da non capire la differenza?
* ah scusate, no: quest'ultima citazione è effettivamente troppo aulica per il soggetto in esame.

sulla questione #siciliaisoladimerda, ieri pensavo - a ragione - che dopo le dichiarazioni di vecchioni, la sezione "conterranei" dei miei "amici" su fb avrebbe cominciato con certi post da scompisciarsi dal ridere sul cattivissimo cantautore e le nostre stupendosità che proprio loro ignoravano fino a 5 minuti fa. oppure tutti a dare ragione a lui perché effettivamente, il mio vicino, il mio compagno di banco, il mio coinquilino, sono dei siciliani che fanno della sicilia il modello negativo che è. io no però: attenzione! penso a daverio e a quando ha detto che a noi basta dire che siamo pieni di storia fin sopra i capelli per esaurire ogni forma di dovere o responsabilità nei confronti della stessa...
però, pure vecchioni: è come se uno, per esprimere un giudizio su questa minchiata che ha sparato, lo definisse un cantante di merda... mica l'ha detto cantando!

adesso vado, che tra poco comincia il recital di "mio marito", al quale ho promesso davanti a una settantina di persone e la statua di bellini che lo avrei amato anche in prossimità dei suoi concerti.
vi lascio con parole che racchiudono lo stato d'animo da "buttamento di sangue" da fine semestre:
E nce ne costa lacreme st’America[...]comm’è amaro stu ppane!(Bovio - Buongiovanni)

domenica 15 novembre 2015

Raccolta indifferenziata di odio

Sono costipata di parole, ne ho in mente talmente tante, su tanti di quegli argomenti che si sono accumulati negli ultimi tempi, che davvero non riesco a proferirle. Parole piccole per problemi grandi e parole grandi per problemi piccoli: esclamazioni, costernazioni, prime e seconde impressioni, esagerazioni e stupende emozioni.
Ieri è stato un giorno strano, sarebbe stato il compleanno della nonna Concettina, e appena ho aperto un occhio per spegnere la sveglia del cellulare, ho appreso una notizia talmente bella che non voglio nemmeno commentare. Poi la lezione "osservata" dal mio professore di pedagogia è andata, a suo dire, splendidamente. Tornata a casa ho parlato con mia madre dopo molti giorni. Mi sono andata a preparare per andare al concerto della Cleveland Orchestra, visto che l'anno scorso ci aveva impressionato e quest'anno siamo riusciti ad avere i biglietti gratis, e mentre aspettavo L. per andare a prendere la metro, ho visto dei post su FB su quello che era accaduto e stava accadendo a Parigi. Siamo andati al concerto e guardato le notizie sul cellulare durante l'intervallo, e poi quando siamo tornati a casa. Quando sono andata a letto ho formulato diversi pensieri, belli e brutti. Quelli brutti erano essenzialmente due:
- quello che è successo a Parigi è terribile e terrificante;
- quello che è successo a Parigi, quando domattina mi sveglierò, avrà generato su Facebook talmente tanto pattume, pensieri di pace in persone che non sanno mantenere la pace neanche dentro le loro famiglie, pensieri profondi in gente rinomata per i propri stati assolutamente privi di spessore, munnezza, raccolta indifferenziata di odio per un credo religioso, all inclusive. Ho pensato che dai bassifondi del pensiero si sarebbe erto un monumento al qualunq-patetismo furente, e avevo ragione. E stamattina ho avuto doppia pena per Parigi.

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Per il resto (per la cronaca blu) tutto procede nel meno inaccettabile modo possibile (uso questa circonlocuzione perché non mi va di sottoporre la parola "bene" a questa violenza) e passato, presente e futuro si fondono per dare forma a ciò che mi manca, ciò che non mi piace sentirmi dire, e ciò che non vorrò fare. Bene, dalla cima di tutta questa energia vitale, lascio il computer - al quale dovrei stare di più per fare cose più costruttive ai fini del "job market" (parola nauseabonda, isn't it?), che usare FB, Netflix e Blogger - per dedicarmi alla pulizia della casa e alla preparazione degli unici due ingredienti che sono rimasti in frigo dal lontano 24 ottobre, quando abbiamo fatto la spesa l'ultima volta. Domani è un altro giorno e si studierà (e farò quella che si annuncia essere l'ultima spesa del 2015 insieme a una tra le tante lavatrici degli orrori prima che il 2016 abbia inizio).

P.S. Abbiamo anche preso le lucine natalizie per la finestra, e no perché ci stiamo americanizzando anticipando tutte le festività - come qualcuno ha insinuato - ma perché abbiamo un forte bisogno di visualizzare qualcosa di festivo...

So long!

sabato 26 settembre 2015

Very proudly

(J.S. Bach - Dalla Cantata BWV 196 “Der Herr denket an uns”[1] - 1. Sinfonia).

OVERTURE

Officiante:
Genitori, fratelli, damigelle, amici e parenti tutti: oggi ci troviamo in questo luogo evocativo perché L&L intendono formalizzare l’unione che da tempo li lega, la loro amicizia maritale, il sodalizio sinestetico che dà vita alla loro famiglia. In questo momento speciale siamo loro vicini con affetto, e preghiamo ognuno il proprio dio affinché benedica questa coppia che sta per celebrare il proprio sposalizio.

Assemblea:
L’amore umano che si concretizza nel matrimonio deve costituire la pietra di un guado verso l’amore universale[2].

PRIMA LETTURA: R&I

Da “Il Cantico dei Cantici”
Forte come la morte è l’amore.
Tu mi hai rapito il cuore,
sorella mia, mia sposa,
tu mi hai rapito il cuore
con un solo tuo sguardo
[…]
Quanto è soave il tuo amore,
sorella mia, mia sposa,
quanto più inebriante del vino è il tuo amore,
e il profumo dei tuoi unguenti, più di ogni balsamo.
Le tue labbra stillano nettare, o sposa,
***
L’amato mio è bianco e vermiglio,
riconoscibile fra una miriade.
[…]
I suoi occhi sono come colombe
su ruscelli d’acqua;
[…]
Le sue guance sono come aiuole di balsamo
dove crescono piante aromatiche,
le sue labbra sono gigli
che stillano fluida mirra.
Le sue mani sono anelli d’oro,
incastonati di gemme di Tarsis.
[…]
Questo è l’amato mio, questo l’amico mio.

Assemblea:
E c’era il sole e avevi gli occhi belli, lui ti baciò le labbra ed i capelli[3].

SECONDA LETTURA: R.

Da una lettera di Robert Schumann a Clara Schumman
Carissima, ho pianto di gioia pensando che tu sei mia, e spesso mi domando se davvero ti merito.
Qualcuno potrebbe pensare che nel cuore e nella mente di nessun uomo potrebbero affollarsi tante cose in un sol giorno...
Ma quanto felice mi sentivo ieri e l’altro ieri!
Dalle tue lettere si librava uno spirito talmente nobile, una fede, una ricchezza d’amore! Cosa non farei per amor tuo!

Assemblea:
El amor se hace más grande y noble en la calamidad[4].

FORD MADOX BROWN


RITUALE DEL MATRIMONIO

Officiante:
Cari L&L, siete venuti in questo tempio della musica perché la vostra decisione di unirvi in Matrimonio riceva qui il suo sigillo davanti alle persone che avete scelto come testimoni di questo atto secondo il quale continuerete ad amarvi l’un l’altro fedelmente, e ad assumervi responsabilmente i doveri che questo vincolo implica. Pertanto vi chiedo di esprimere le vostre intenzioni.

L&L:
Dopo una ventina d’anni dal primo concerto privato, illuminati dalle nove muse e accompagnati dalle migliori persone che abbiamo incontrato lungo la nostra strada, ci troviamo qui perché il nostro amore riceva una legittimazione legale. Consapevoli della nostra decisione, ci impegniamo ad accogliere con amore i figli che arriveranno e a educarli bilingui, rispettosi della natura, sensibili alla sofferenza altrui e aperti alle diversità, a far conoscere loro Beethoven, i Beatles, e tutti gli esponenti della buona cultura, a far apprezzare loro il sacrificio e la legalità, disdegnare ogni forma di guerra e discriminazione; ci proponiamo di dare loro il buon esempio di amore coniugale che noi abbiamo ricevuto dai nostri genitori, affinché sappiano essere anche dei buoni amici.

Assemblea:
Raccomanda ai tuoi figli virtù che da sole possano renderli felici, non d’oro[5].

(J.S. Bach - Dalla Cantata BWV 202 “Weichet nur, betrübte Schatten”: 1. “Weichet nur, betrübte Schatten”[6] - Aria).

TOULOUSE-LAUTREC


MANIFESTAZIONE DEL CONSENSO

Officiante:
Alla presenza di noi tutti, datevi adesso la mano ed esprimete il vostro consenso.

L:
L, vuoi continuare a vivere con me e per me, anche quando si avvicinano i concerti e divento intrattabile?

L:
Sì, lo voglio.

L, vuoi continuare ad amarmi nonostante io sia un’affidabile procrastinatrice?

L:
Sì, lo voglio.

L&L:
Promettiamo di amarci fedelmente, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di sostenerci l’un l’altro tutti i giorni della nostra vita.

L:
What do we want to promise each other?

L:
To love each other even when we hate each other… No running. Ever. Nobody walks out, no matter what happens.

L:
That we’ll take care of each other, even when we’re old and smelly and senile.

L:
This is forever[7].

L:
Ever thine, ever mine, ever ours[8].

PREVIATI


ACCOGLIENZA DEL CONSENSO

Officiante:
Non osi separare l’uomo ciò che l’Amore ha unito.

(J.S. Bach - Dalla Cantata BWV 202 “Weichet nur, betrübte Schatten”: 9. “Sehet in Zufriedenheit”[9] - Gavote).

SCAMBIO DEGLI ANELLI

A&A:
El matrimonio, como la vida entera, es algo terriblemente difícil que hay que volver a empezar desde el principio todos los días, y todos los días de nuestra vida.
***
El esfuerzo es constante, e inclusive agotador muchas veces, pero vale la pena[10].

Officiante:
È di questa quotidiana costruzione che sono simboli questi anelli: gli sposi che li porteranno custodiscano integra la loro fedeltà e vivano sempre nel reciproco amore.

Assemblea:
I was born to love you
With every single beat of my heart
Yes, I was born to take care of you
Every single day of my life[11].

L:
L, ricevi questo anello, segno della mia dedizione e della mia fedeltà. Nel nome dell’amore che ci lega e della stima che ho di te.

L:
L, ricevi questo anello, segno della mia dedizione e della mia fedeltà. Nel nome dell’amore che ci lega e della stima che ho di te.

(J.S. Bach - Dalla Cantata BWV 202 “Weichet nur, betrübte Schatten”: 5. “Wenn die Frühlingslüfte”[12] - Aria).

TERZA LETTURA: N.

Da “Silenziu d’amuri” di Alfio Antico
T’amaju di quannu stavi dintr’a la naca,
T’addivaj ducizza a muddichi a muddichi
Silenziu d’amuri ca camini intr’a li vini
Nun è pussibili staccarimi di tia.
Nun chiangiti no albiri d’alivi
Amuri e beni vengunu di luntanu,
Dilizia amata mia, sciatu di l’alma mia,
Dammi lu cori ca ti dugnu la vita.
Vacanti senza culura tengu lu senzu
Quanno na mamma si scorda a so’ figliu,
Tannu mi scordu d’amari a tia
Ti vogliu bbene picciliddra mia.
Vulati acidduzzi iti ni ll’amata
Cantantici mentri nc’è morte e vita
Comu tuttu lu munnu esti la campagna,
Tu si a Riggina e ju ‘u Re di Spagna.

CONCLUSIONE

Officiante:
A norma delle vigenti disposizioni concordatarie, si dà lettura degli articoli del codice civile concernenti i diritti e i doveri dei coniugi.

Carissimi L&L avete celebrato il vostro Matrimonio manifestando il vostro consenso dinanzi a me ed ai testimoni. Il vostro Matrimonio produce gli effetti civili secondo le leggi dello Stato, pertanto vi do lettura degli articoli del Codice civile riguardanti i diritti e i doveri dei coniugi che voi siete tenuti a rispettare ed osservare:

Art. 143
Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri. Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione. Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacita di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia.

Art. 144
I coniugi concordano tra loro l’indirizzo della vita famigliare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa. A ciascuno dei coniugi spetta il potere di attuare l’indirizzo concordato.

Art. 147
Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l’obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità, dell’inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli.

FIRME

(J.S. Bach - Dalla Cantata BWV 210 “O holder Tag, erwünschte Zeit”[13]: 9. “Hochteurer Mann, so fahre fernen fort”[14] - Récitatif).

Officiante:
Il destino vi conservi uniti nel reciproco amore e nella sinestesia, nella benevolenza dei vostri cari, e la pace e il rispetto abitino in voi e rimangano sempre nella vostra casa, ovunque essa sia.
Secondo i poteri conferitimi da voi stessi, vi dichiaro marito e moglie! (A L: puoi baciare la sposa).

Officiante:
Andate in allegria!

Assemblea:
Amen.

MUNCH


LETTURA DI COMMIATO: D.

Dalla “Prima lettera di San Paolo ai Corinzi”
L’amore è paziente, è benevolo; l’amore non invidia; l’amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non addebita il male, non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.

(J.S. Bach - Dalla Cantata BWV 210 “O holder Tag, erwünschte Zeit”: 10. “Seid beglückt, edle beide”[15] - Aria).




[1] “Il Signore si ricorda di noi”.
[2] Mahatma Gandhi.
[3] Fabrizio De André.
[4] Gabriel García Márquez.
[5] Ludwig van Beethoven.
[6] “Ammorbiditevi pure, ombre rattristate”.
[7] Shonda Rhimes.
[8] Ludwig van Beethoven.
[9] “Guardate con soddisfazione”.
[10] Gabriel García Márquez.
[11] Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor, and John Deacon.
[12]  “Quando le brezze di primavera soffiano”.
[13] “Oh "titolato" giorno, ora desiderata”.
[14] “Uomo molto caro, avviati lontano”.
[15] “Siate felici, voi due nobili”.

lunedì 7 settembre 2015

A lallò

E a-la-vò, sunnuzzu, viniti,
E a me fìgghiu m'addurmisciti.
Bò, nicu, bò:
Ora veni 'u tata so.
E a-la-vò, ch'è beddru assai!
Havi 'na cosa, ca nun dormi mai.
Bo, nicu, bò:
Iddru dormiri nun vò'.
E si iddru 'un voli durmiri,
'Ntra lu culiddru l'havi ad aviri.
Bò, nicu, bò:
Nicuzzeddru, fa' l'a-ò.
(Marsala. Opere complete di Giuseppe Pitrè)

oh a lallò,
chistu è u bedu [a beda] da nonna so,
e se stu figghiu [sta figghia] nun voli durmiri,
quanti curpuzzi no culu c'aviri [cuorpi no culu sa quantu n'aviri]
e n'aviri 400 [500]
figghiu d'oru e figghiu d'argentu...
(Grammichele, anni '50, '70, '80, '90. Cuncittina)




domenica 23 agosto 2015

Breaking... news

Interrompiamo le trasmissioni per un breve comunicato:
Tra una settimana esatta, io e "mio marito" faremo un mese di matrimonio. Per l'occasione andrà in onda una selezione di letture dal nostro libretto nuziale... ma non per eccesso di romanticismo, bensì per mancanza di materiale esilarante pronto. Questo fine settimana, infatti, sfiancati da una tre-giorni di meeting orientativi, formativi e minatori, non abbiamo saputo far altro che tornare a casa, metterci comodi immersi in una temperatura che finalmente non fossero né i 50°C esterni, né i 10°C interni all'università, fare l'iscrizione al mese di prova di Netflix per iniziare a vedere Breaking Bad (o Bed, nella mia versione) caricare foto su Facebook a scopo meramente auto-celebrativo, e aprire sia le cinquanta email a cui dobbiamo rispondere che le cinquanta schede internet che ci mostrano in maniera schiacciante quello che c'è da fare. Non so se mi sto spiegando adeguatamente, ma non ho manco cucinato, né pulito, né ingegnato il frullatore a immersione che è appena arrivato come ultimogenito della progenie dei regali di nozze. Cioè, io che ho un aggeggio simile e non lo uso?! La mia attività cerebrale deve aver subito un durissimo colpo... e lunedì inizio ad insegnare, e devo fare anche il placement test a quei poveri cristi, per assicurarmi che si trovino nel posto giusto!!! Ma soprattutto: io mi ci trovo nel posto giusto???
Certi che questo cazzeggio lo piangeremo (ah se lo piangeremo!) e che sabato prossimo "mio marito" mi porterà a cena fuori, a mangiarci - sempre in pieno romanticismo - un hamburger, dichiaro chiuso il comunicato. Buona domenica!

martedì 18 agosto 2015

"... il segno di un'estate che vorrei potesse non finire mai": sinestesìa!

Ogni volta che torno in un posto mi sembra di non essermi mai mossa, di starci da una vita, quindi diventa ancora più difficile, a tre giorni dal nostro tanto temuto ritorno a Miami, fare mente locale su un’estate coloratissima, i cui toni sgargianti iniziano già a sopirsi nel pallore del ricordo. Già, perché a’merica il tempo vola, è denaro, e un giorno vale un mese. Allora, prima che ne passi troppo, prima di prendere velocità sullo scivolo ad acqua che spesso uso come metafora dei nostri semestri qui, mi conviene affrontare l’argomento “estate 2015”.




Londra
Wow! Una città fighissima, piena di cultura in senso lato, sia sul piano intellettuale che su quello civico. Un luogo quasi perfetto, dove i pochi nei sono il clima (dicono: io ci sono stata d’estate quindi ho potuto costatare solo l’assenza di caldo asfittico), la scarsa gastronomia (ma la cosa non mi tange visto che per i pochi giorni in cui ci siamo stati da turisti abbiamo vissuto benissimo delle porcherie offerte dal convento), i prezzi. Ecco, questo in effetti ha inciso parecchio dato che abbiamo finito i soldi ancora prima di aver finito i giorni… e per fortuna ci aveva ospitato nipotemo, se no manco ad andarci. La cosa che a me è piaciuta di più è stata l’opportunità di vedere l’opera King John allo Shakespeare Globe: super bello!! Le migliori tre ore spese in piedi ad ascoltare un inglese oscuro, musicale e poetico degli ultimi tempi :) Bell’atmosfera, ottima musica e stupendi attori. Altro luogo fenomenale: il Victoria and Albert Museum, l’allestimento, il giardino e il design più belli di sempre <3
Oltre a lasciarci un bel pezzo di portafoglio, a Londra abbiamo lasciato il cuore, e quando saremo più ricchi ci torneremo. Pace.



Credenze Pop
Questo è il titolo che quest’anno abbiamo dato al festival di AmiCa, il quale ha avuto un successo superiore alle nostre aspettative. Grammichele ha visto l’avvicendarsi di belle cose e belle personalità, e tutti i nostri sforzi hanno dato i loro frutti, a coronamento dei quali il concerto dei Lautari ha dato vita ad una serata che non dimenticherò mai.




Sinestesìa
Parlando di personalità che hanno onorato Grammichele della loro presenza e di serate indimenticabili coi Lautari non posso che passare all'argomento che più degli altri ha caratterizzato l’estate 2015. Ma che dico l’estate? Il 2015!!! Quest’anno, infatti, Grammichele, oltre ad ospitare docenti dell’Università degli Studi di Catania, dell’University of Miami, de La Sapienza di Roma, etc. per le nostre AmiConversazioni, ha avuto anche il privilegio di accogliere molti dei nostri più cari amici, che da più parti d’Italia e del mondo sono accorsi a condividere con noi puri momenti di felicità. Questi amici, non paghi di vederci durante il matrimonio, hanno protratto la loro permanenza e/o ci hanno raggiunto, fosse anche per un fugace saluto, nel nostro paese, non sazi della nostra compagnia, come noi non ne avremo mai abbastanza della loro.
Il nostro matrimonio è stato un tripudio di colori, sapori, suoni e amicizia, un paradiso in terra, un evento culturale, un’occasione d’oro: lo diciamo noi, lo dicono amici e parenti, e - modestamente - l’ha detto anche “La Sicilia”.
Il merito della riuscita dell’evento dobbiamo però dividerlo con tutte le persone che, in diversa misura, hanno collaborato, ma soprattutto I fiori di Marica, che con un’attenzione che non credevo umanamente possibile, hanno ascoltato ogni nostro singolo desiderio (anche quelli espressi così, per scherzare) assecondandolo, rielaborandolo, facendolo esplodere sotto i nostri occhi increduli! Senza di loro, della loro affettuosa professionalità, delle loro trovate, il nostro matrimonio sarebbe stato solo potenzialmente sublime.
Di incidenti di percorso ce ne sono stati, non crediate: dovuti alla nostra “assenza” in momenti cruciali (vedi post precedenti), al fatto che i proprietari della sala dove si è svolto il ricevimento hanno pensato che la bellezza del posto e la buona cucina potessero sopperire ad alcune fondamentali lacune, ma per quanto mi riguarda, sceglierei le stesse identiche cose tutte d’accapo (e magari ripeterei un centinaio di volte in più che la torta la voglio bianca)!
La scelta del tema, della tavolata unica sul mare, del formato degli inviti, degli invitati, del teatro, degli abiti, delle pettinature, dei confetti e i dolci, della macchina, del fotografo, del celebrante, dei testimoni, delle musiche, dei musicisti, delle letture, dei lettori… nulla di tutto questo è stata una scelta casuale. Le mie damigelle (Elenina inclusa), lo scrigno di ricordi di Nadia, i giorni precedenti e soprattutto successivi al matrimonio, le bolle e le bollicine, i tuffi in piscina, i palloncini, i coriandoli musicali, le rose di carta, i nastri, gli spartiti trasparenti, le foto istantanee, Barbie Miami, il bouquet… questo è il mio mondo. Questo è stato il nostro matrimonio: il più sinestetico della storia: una gioia per tutti i sensi e in tutti i sensi, ed è un vero peccato che sia finito.

foto della pagetta

foto della pagetta

foto della pagetta
 
foto delle wedding planner

foto delle wedding planner
foto delle wedding planner
foto delle wedding planner


foto delle wedding planner

foto delle wedding planner

foto delle wedding planner

foto del testimone

foto della pagetta


Adesso ha inizio l’anno accademico che abbiamo ragione di considerare il peggiore della nostra esistenza, quindi, memori di tanto giubilo e tanti cromatismi, affronteremo - con la pressione alta e senza peli sulle braccia - quanto di più tetro e grigio possa aspettarci a UM: ci aggiorniamo a metà del prossimo maggio, dunque. Amen.

venerdì 24 aprile 2015

A.A.A. Cerco punti freschi (no perditempo)

questa esilarante email che ho ricevuto mi ricorda quando c'era (non so se c'è ancora) tutto uno scambio di punti (del supermercato più grande del mio paese) e una corsa all'acquisto selvaggio, che alla fine, quando ti arrivava quella poltrona orrenda i cui braccioli si staccavano appena t'appoggiavi (che ogni mio compaesano ha a casa) l'avevi pagata tre volte il suo valore!
Buongiorno Minolo Blu (buongiorno a soreta), sei interessato ad ottenere titoli culturali e punteggi per i prossimi Concorsi e Graduatorie? (non aspettavo altro). Con i Master e Corsi di perfezionamento, annuali e biennali, di *** puoi studiare da casa e sostenere solo l’esame finale in presenza (che culo!), l’Università Telematica ***  propone infatti un’offerta formativa completa e di grande qualità dedicata al Mondo Scuola, a partire da soli 350€! (ma'ddai: soltanto?). Questi i titoli culturali universitari ammessi e le loro valutazioni massime nelle ultime graduatorie e concorsi:
  • MASTER DI II LIVELLO: FINO A 3,5 PUNTI
  • MASTER DI I LIVELLO: FINO A 3 PUNTI
  • CORSO DI PERFEZIONAMENTO 1500H: FINO A 3 PUNTI
  • CORSO DI PERFEZIONAMENTO 500H: 1 PUNTO
  • CORSO DI SPECIALIZZAZIONE 3000H: FINO A 6 PUNTI
ci penso, ma in caso per una poltrona semi-nuova quanti punti mi dareste? OK, prendo quello da 6 punti! è vivu vivu??? a quant'è 'o chilu? avanti, principale: ci mintissi n'autri quattru! però mu pulizziassi, ca ch'e testi fa mprissioni...



giovedì 16 aprile 2015

Respect my authoritah

spesso l'italia è uno "stato d'eccezione", è quel posto in cui esiste il reato di apologia del fascismo, ma dove quanto più un poliziotto manifesta il suo fascismo, tanto meglio. è il posto dove si arrestano pensatori per il solo reato di aver pensato, ma anche ragazzetti per una canna, e poi magari si ammazzano (così imparano che la droga uccide!), in un delirio di onnipotenza che caratterizza alcuni esponenti delle forze dell'ordine che l'unico ordine che avrebbero tanto bisogno di fare è nell'immondizia che hanno in testa. questa gente da piccola sognava di avere un manganello/fallo in mano per ergersi a "padre" e da grande non può resistere alla pulsione di calarsi i pantaloni e far vedere alla "moltitudine" quanto ce l'ha lungo.

lunedì 6 aprile 2015

... e buona pasquetta a chi ce l'ha!

Per gentile concessione della mia amica museo <3

***
Nel frattempo si preparano grandi festeggiamenti per la giornata di domani, data fatidica in cui si celebra mezza vita (32=16+16) insieme, qui:


brindando con:


vicino a:


prima del - così ribattezzato da Teresina - "Mitologico Sposalizio", per il quale, meanwhile, fioriscono palle di tutti i colori:

Per gentile concessione delle wedding planner più brave del reame



e si spera ricrescano:


magari un pochino più velocemente di quanto quegli ultimi cinque etti di cucina bolognese che ho ancora in corpo ci stiano mettendo per lasciare i miei fianchi. Grazie!

P.S. Nel frattempo i vicini franco-veneti hanno chiamato a raccolta il parentame e sembra di assistere alla presa della bastiglia in piena pianura padana: lol!

domenica 5 aprile 2015

giovedì 2 aprile 2015

No cool!

dopo aver insistito per piu' di tre minuti per entrare in facebook con la password dell'universita', posso dire che la fine del semestre incomincia a farsi sentire. anche dopo aver provato, in una sola settimana, insonnia (interrotta da sonno disturbato), gastrite, emicranie e perdita di peso (yay!). per non parlare di tutti i malanni che ha avuto l. (...)

anche mia matre inizia a sentire la lontananza, avra' finito l'autonomia, perche' mi ha raccontato, carica di cordoglio e di ammirazione: "visti [da mara] na carusa ca avia na lauria, comu a tia - e chi lauria!!! (???) - e dissi ca s'ava misu a fari l'agricoltrici inveci di irisinni di sta bella italia!". tante cose vorrei dire, infiniti interrogativi si assiepano, in varie lingue, nel mio provato cervelletto, ma una sola esce dalle mie labbra: MINCHIA!

care lettrici, cari lettori, dovete sapere anche che, dato che l'universita' non ci paga le ferie estive, ma la padrona di casa vuole comunque l'affitto, stiamo cercando di avere un minimo di fondi dall'uni, almeno per il viaggio di ritorno, ma e' ovvio che l'uni scema non e' e quindi non ce li da mica per le nostre belle (secondo i gusti) facce, quindi, stiamo sviluppando un progetto estivo che in qualche modo gemella la nostra universita' con la nostra associazione... belle cose insomma, ma c'e' un sacco di lavoro da fare. perche' vi dico tutto questo? perche' nessuno, ma proprio NESSUNO, quest'estate mi dica: "pero' almeno per quest'anno potevi metterli da parte gli eventi dell'associazione, eccheccavolo!"

a questo proposito, vi annuncio che il mio post di oggi finisce qui, perche' devo mettermi a fare cose per il matrimonio, cose per l'estate, cose per i finals (che si avvicinano come un ceffone in slow motion), cose per il lavoro, cose burocratiche, meetings per l'organizzazione della conferenza annuale degli studenti di dottorato, e dare una sembianza di pavimento a quella cosa fredda, a terra, che si intravede sotto la polvere, a casa mia. e in tutto questo, dovremmo anche sforzarci di non dare ai nostri vicini ulteriori ragioni per pensare che siamo degli stronzi esagerati, visto che loro, pieni di tempo libero fino al collo (ma ignari di questo), non fanno altro che cercare di coinvolgerci nella loro allegra vita (che sembra considerino molto impegnata), sentendosi rispondere continuamente: "ehm... no".

eppure l'idea agricola non sarebbe proprio malaccio... ci penso, poi vi dico.

p.s. non so perche' ne' come, ma mi stanno inserendo nello staff di una rivista italo-spagnola che si occupa di art brut: a volte ritornano!!!

lunedì 30 marzo 2015

Evviva il lunedì!

piazza di g., io con un vestitino svolazzante turchese e una giacchetta blu, lui con una giacca a scozzese blu e gialla, camicia gialla, jeans, scarpe blu. io: - potevi dirmelo che almeno mettevo le scarpe gialle! l.: pazienza... mio fratello con un giubottone invernali tre tagli più grandi, mia cognata con un paio di pantaloni di velluto neri stretch e un lupetto di velluto blu elettrico strecth, e via discorrendo. entriamo in una chiesa al cui centro è montato un orrendo presepe, attorno al quale dobbiamo girare per sederci ai nostri posti. sbagliamo e ci sediamo al posto del prete. ce ne rendiamo conto e ci sediamo ai nostri posti, non prima di aver lasciato una lauta offerta in quarti di dollaro in una cassettina. l.: - quelli ci servivano per la lavatrice... io: pazienza. fine del sogno.

la mia idea sarebbe invece più vicina a questo:


giovedì 19 marzo 2015

Walk me somewhere, daddy!

Dunque, c’eravamo lasciati che il tanto agognato break era di là da venire, io mi dovevo dedicare alla ricerca di abito, accessori per me, accessori per il “patty”, varie, eventuali e chi più ne ha più si astenga, please, mentre lo stato attuale delle cose è il seguente: mi trema l’occhio, la mia preziosa damigiana-planner ormai lavora per me full time (senza contratto e senza contributi) vedendone tutti i giorni di tutti i colori (non proprio tutti, ma 12), mentre la damigiana-ambasciatrice media tra me e il resto dell'universo, #saturnocontro incluso!

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Stanotte ho sognato il matrimonio per l’ennesima volta: un disastro, coriandoli metallizzati che cadevano dal cielo, nella navata di una chiesa, rendendola una discoteca anni 70. Mia nonna che si aggirava per la chiesa in posizione eretta e con l'aiuto di un bastone (e questo è un progresso, dato che al momento si sposta col divano attaccato al sedere) e il sacchetto del catetere pieno di pipì in bella mostra (ma dico io, almeno metterci una candela galleggiante, no?); io #pazzadicatina entravo (N.B.) nell'ascensore della chiesa (?) e chi ti vi incontravo??? Quel tappa buchi automatico, portatore insano di malattie veneree, essere mitologico mezzo uomo e mezzo pisello, insomma, quel bravo padre di famiglia del mio defunto cognato. Un gran bel sogno, ecco!

Per farvi capire il mio status vi dico che in questo momento vi scrivo dalla cima di una pila di cose da fare: pagine e pagine da leggere, scrivere, dire; panni da lavare e #ahimestirare, piatti da lavare, farine da impastare, email da leggere, rispondere o cestinare, #personedaschifare, frigoriferi da riempire, vasche da nuotare… Lo so già come andrà, come va sempre: che farò quello che non si può assolutamente procrastinare e il resto si ammasserà su altro resto, e la cima da cui vi scriverò la prossima volta sarà ancora più alta.

Per esempio, il famigerato recesso di primavera doveva servire a cose cose cose, che non avete idea, e invece, si è esaurito nel aver provato quattro vestiti in croce, aver incrementato i miei dubbi tramite una ricerca online che si è rivelata sempiterna (con mia grande sorpresa), e aver creato un malefico gruppo su Whatsapp (ma che mi potevo aspettare da Whatsapp, cose buone?) formato da agguerrite fans di Enzo Miccio che non me ne lasciano passare mezza e non perdono occasione per redarguirmi a colpi di fashion…

o_O
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è.é














E la vita accademica? La gara forsennata a chi produce di più? Questa carriera che odio e che ho intrapreso per ragioni meramente utilitaristiche e dalla quale punto a svincolarmi ASAP per adagiarmi su gradini ben più bassi della scala socio-economica per i quali finalmente risulterò super-qualificata e priva di ansia? Niente, ancora sono in altissimo mare, mentre (spero non via mare) la pomata contro l’acne sta arrivando dall'Italia, ma non perché qui non l’avessero (anzi, è proprio qui che me l’hanno consigliata), bensì perché c’era una lievissima differenza di prezzo: 180$ contro 15€. Un po’ come per i vestiti da sposa ma al contrario :D

A proposito:

Care 2di4 damigiane (damigiana-scienziata e damigiana-museo), volevo confidarvi che, nonostante io non sia venuta a scegliere nessuno dei vostri abiti da sposa, quando poco prima del vostro matrimonio (in un caso) o il giorno stesso (nell'altro caso) mi è stato consegnato il prodotto finale, io ho pensato che, per esempio, il vestito color cipria, con il fiore alla cinta, semplice ma sognante dell’una fosse esattamente adatto a lei; non mi ha spiazzato perché da lei non mi aspettavo lo stile classico, ma mi ha colpito per il fatto che la rispecchiasse in tutto e per tutto. Quando ho visto la linea contemporanea dell'abito dell’altra, ho pensato che si addicesse a lei, non che lei avesse voluto osare, ma che il vestito ne rispecchiasse la personalità. Volevo che sapeste, che non mi sto sforzando né di essere convenzionale né di non esserlo. Non mi sto sforzando affatto (e questa è una rarità per la mia indole) anzi, voglio essere me anche il giorno del mio matrimonio, soprattutto quel giorno. Voglio guardarmi allo specchio e vederci Mignolo Blu, la stessa persona che si piace e che piace a L. per com'è ora. Mie care 2di4 damigiane, quando eravate ventenni l’una voleva fare la rivoluzione iniziando dal lampadario della nostra camera doppia, l’altra aveva lunghissimi rasta per i quali ha nutrito da subito grande interesse, mentre io a quell'età volevo sposarmi presto. Sì: pensavo che anche se L. non sembrava essere sfiorato dall'idea matrimoniale (ma neanche lontanamente), magari prima o poi si sarebbe convinto, si sarebbe presentato con l’anello, e mi avrebbe chiesto in moglie. Io avrei percorso la chiesa col mio abito lungo e mia matttre si sarebbe commossa. Adesso, che voi vi siete sposate (con tanto di proposta inanellata), io ho avuto tutto il tempo per cambiare la mia personale idea di matrimonio ed oggi so che non mi piacerebbe più quello che pensavo mi piacesse fino a non moltissimo tempo fa... non su di me, almeno. I vostri consigli sono preziosi e spero continuiate a darmene copiosamente (così come la damigiana-planner e la damigiana-ambasciatrice) perché:

1) vi sento vicine;
2) mi scasso dalle risate;
3) di sicuro alla fine vi sembrerà di riconoscere sul mio vestito (che a questo punto non so proprio quando né dove comprerò) qualcosa di familiare.

Ma la cosa più importante per me è che quando me lo vedrete addosso quel giorno penserete che nessun altro vestito al mondo mi si poteva addire di più: questo è quello che spero.

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P.S. Anche se sarò una #sposacoipiedi ma senza il tradizionale masticuni, mio papà mi accompagnerà, non all'altare perché non ci saranno altari, ma da qualche parte mi accompagnerà (e mia madre piangerà, forse proprio per l'assenza di altari, o forse no)!