mercoledì 4 luglio 2012

Il "borsone" di Higgs


Diversi inverni sono finiti in un enorme trolley col manico rotto.
Diversi ricordi e diverse taglie, diversi stili e obbrobri.
Nevicate, week end felici, viaggi, natali, attese alla fermata, burrasche, corse per le scale, bucati stesi dentro per giorni, accostamenti fatali...
Regali ricevuti e strausati, acquisti amati ma per poco indossati perché non mi si sono più “chiusi” addosso senza diventare pericolosamente esplosivi.
Vestiti riciclati, o vecchi di anni, comprati a Catania alla “fera ‘o luni” che ancora “campano” e fanno la loro porca figura...
Vestiti rovinati dalla macchina o dall’uomo :)
Giubbotti così rigidi che non s’abbottonano, cappelli colorati e/o infeltriti, scaldamuscoli e lavori certosini di nonne d’altri tempi…
La maglia turchese del secondo viaggio in Olanda, la giacchetta a pois coi bottoni preziosi - troppo fashion - messa per invernali occasioni post-moderne, i pantaloni dei figli dei fiori, che sia per la taglia che per il fatto che sono arrivata ai 30 in day hospital, ormai “mi sono nipoti”, vestitini improbabili che continuo a mettere senza alcuna ragione, cause di dismenorrea per l’ipotetico avvento di Enzo Miccio nel mio guardaroba, abiti usati come divisa: SEMPRE SEMPRE quelli!
Il primo reparto, quello invernale, è stato svuotato: si prosegua con le scene da un trasloco!

P.S. Non ho idea di come si sia chiusa la valigia… è un fenomeno che sfida davvero le leggi della fisica: sarà stato il bosone di Higgs a tenere tutto insieme!

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