Hai mai provato del senso di colpa?
Una persona perfetta che ha una parola buona per tutti non
si trova mai di fronte a qualcosa del genere.
Sogni. Sogni me bambina, in fasce, sogni che non mi dai da
mangiare e per questo deperisco, fino alla crozza. Sogni che mi piscio la
canottiera e che tu non me la cambi. Sogni di aver messo i miei biscotti dentro
un sacchetto sporco. Nel sogno io sto per morire, e tu temi l'autopsia: temi la
colpa.
- Ti sentivi in colpa per la mia inappetenza?
Chiedo, per capire
- In colpa? MAI!
Sono ancora inappetente. Ci sono cibi che non mi hai mai
servito: la pace, la stima, l'interesse, l'altruismo.
Hai iniziato prestissimo a testare la pazienza delle persone
che ti amano, da quando ti hanno tolto di mano quella forchetta per evitare di
cavarti un occhio, e tu hai pianto, poi hai chinato la testa all'indietro e hai
pianto ancora più forte, fino a smettere di respirare, fino a diventare blu.
Sei morta. Per alcuni lunghi secondi sei morta, perché avevi ricevuto un no. Poi
con due sberle ti sei ripresa, hai ripreso colore e respiro. Hai vinto. La prima
vittoria di un'interminabile serie.
Adesso non ci sono no nel tuo orizzonte. Né colpe, né scuse,
né difetti. Solo qualche brutto sogno.
Nessun commento:
Posta un commento