Ogni volta che torno in un posto mi sembra di non essermi
mai mossa, di starci da una vita, quindi diventa ancora più difficile, a tre
giorni dal nostro tanto temuto ritorno a Miami, fare mente locale su un’estate
coloratissima, i cui toni sgargianti iniziano già a sopirsi nel pallore del
ricordo. Già, perché a’merica il tempo vola, è denaro, e un giorno vale un
mese. Allora, prima che ne passi troppo, prima di prendere velocità sullo
scivolo ad acqua che spesso uso come metafora dei nostri semestri qui, mi
conviene affrontare l’argomento “estate 2015”.
Londra
Wow! Una città fighissima, piena di cultura
in senso lato, sia sul piano intellettuale che su quello civico. Un luogo quasi
perfetto, dove i pochi nei sono il clima (dicono: io ci sono stata d’estate
quindi ho potuto costatare solo l’assenza di caldo asfittico), la scarsa
gastronomia (ma la cosa non mi tange visto che per i pochi giorni in cui ci
siamo stati da turisti abbiamo vissuto benissimo delle porcherie offerte dal
convento), i prezzi. Ecco, questo in effetti ha inciso parecchio dato che
abbiamo finito i soldi ancora prima di aver finito i giorni… e per fortuna ci
aveva ospitato nipotemo, se no manco ad andarci. La cosa che a me è piaciuta di
più è stata l’opportunità di vedere l’opera King
John allo Shakespeare Globe: super bello!! Le migliori tre ore spese in piedi
ad ascoltare un inglese oscuro, musicale e poetico degli ultimi tempi :) Bell’atmosfera, ottima
musica e stupendi attori. Altro luogo fenomenale: il Victoria and Albert
Museum, l’allestimento, il giardino e il design più belli di sempre
<3
Oltre a lasciarci un bel pezzo di
portafoglio, a Londra abbiamo lasciato il cuore, e quando saremo più ricchi ci torneremo.
Pace.
Credenze Pop
Questo è il titolo che quest’anno abbiamo dato al festival di AmiCa, il quale ha avuto un successo superiore alle nostre aspettative. Grammichele ha visto l’avvicendarsi di belle cose e belle personalità, e tutti i nostri sforzi hanno dato i loro frutti, a coronamento dei quali il concerto dei Lautari ha dato vita ad una serata che non dimenticherò mai.
Sinestesìa
Parlando di personalità che hanno onorato
Grammichele della loro presenza e di serate indimenticabili coi Lautari non
posso che passare all'argomento che più degli altri ha caratterizzato l’estate 2015. Ma che dico l’estate? Il 2015!!! Quest’anno, infatti, Grammichele,
oltre ad ospitare docenti dell’Università degli Studi di Catania, dell’University
of Miami, de La Sapienza di Roma, etc. per le nostre AmiConversazioni, ha avuto
anche il privilegio di accogliere molti dei nostri più cari amici, che da più
parti d’Italia e del mondo sono accorsi a condividere con noi puri momenti di felicità.
Questi amici, non paghi di vederci durante il matrimonio, hanno protratto la
loro permanenza e/o ci hanno raggiunto, fosse anche per un fugace saluto, nel
nostro paese, non sazi della nostra compagnia, come noi non ne avremo mai abbastanza
della loro.
Il nostro matrimonio è stato un tripudio di
colori, sapori, suoni e amicizia, un paradiso in terra, un evento culturale, un’occasione
d’oro: lo diciamo noi, lo dicono amici e parenti, e - modestamente - l’ha detto
anche “La Sicilia”.
Il merito della riuscita dell’evento
dobbiamo però dividerlo con tutte le persone che, in diversa misura, hanno collaborato, ma soprattutto I fiori di Marica, che con un’attenzione che non
credevo umanamente possibile, hanno ascoltato ogni nostro singolo desiderio
(anche quelli espressi così, per scherzare) assecondandolo, rielaborandolo,
facendolo esplodere sotto i nostri occhi increduli! Senza di loro, della loro
affettuosa professionalità, delle loro trovate, il nostro matrimonio sarebbe
stato solo potenzialmente sublime.
Di incidenti di percorso ce ne sono stati,
non crediate: dovuti alla nostra “assenza” in momenti cruciali (vedi post
precedenti), al fatto che i proprietari della sala dove si è svolto il
ricevimento hanno pensato che la bellezza del posto e la buona cucina potessero
sopperire ad alcune fondamentali lacune, ma per quanto mi riguarda, sceglierei
le stesse identiche cose tutte d’accapo (e magari ripeterei un centinaio di
volte in più che la torta la voglio bianca)!
La scelta del tema, della tavolata unica
sul mare, del formato degli inviti, degli invitati, del teatro, degli abiti, delle
pettinature, dei confetti e i dolci, della macchina, del fotografo, del celebrante, dei
testimoni, delle musiche, dei musicisti, delle letture, dei lettori… nulla di
tutto questo è stata una scelta casuale. Le mie damigelle (Elenina inclusa), lo scrigno di
ricordi di Nadia, i giorni precedenti e soprattutto successivi al matrimonio, le bolle e le
bollicine, i tuffi in piscina, i palloncini, i coriandoli musicali, le rose di
carta, i nastri, gli spartiti trasparenti, le foto istantanee, Barbie Miami, il bouquet… questo è il mio mondo. Questo
è stato il nostro matrimonio: il più sinestetico della storia: una gioia per tutti
i sensi e in tutti i sensi, ed è un vero peccato che sia finito.
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foto della pagetta |
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foto delle wedding planner |
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foto delle wedding planner |
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foto delle wedding planner |
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foto delle wedding planner |
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foto delle wedding planner |
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foto delle wedding planner |
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foto delle wedding planner |
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foto del testimone |
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Adesso ha inizio l’anno accademico che
abbiamo ragione di considerare il peggiore della nostra esistenza, quindi,
memori di tanto giubilo e tanti cromatismi, affronteremo - con la pressione alta e senza peli sulle braccia - quanto di più tetro e
grigio possa aspettarci a UM: ci aggiorniamo a metà del prossimo maggio, dunque.
Amen.
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RispondiEliminaScherzi vero?
RispondiEliminaQui bisogna aggiornarci, incrociarci e rinnovarci quanto prima!!!
rinnoviamocici!
EliminaDarlinga...
RispondiEliminaNoi ancora oggi chiudiamo gli occhi e vediamo ancora tante stupendosità......apriamo gli occhi e vediamo i filini di colla....attaccati agli occhiali!!!!
ahahah, meglio restare ad occhi chiusi as much as possible, dunque...
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