mi specchio con un vestito di pizzo bianco e nero addosso.
frustrata. mi trovo nella cucina di un ristorante dove regna il disordine. tra
le pentole trovo il mio portagioie e mi metto due collane che non c'entrano
niente tra loro. sono piena di brufoli e il fondotinta che mi metto non li
copre bene. mia sorella mi chiama: è tardi. raccolgo le mie gioie per non
lasciarle nella cucina dove si è introdotto carmiluzzu (noto "scemo"
del mio paese) per pulire. andiamo di là, dove tutti gli invitati ci aspettano.
è un incrocio tra una sala bingo, un autogrill e la food-court di un mall. sono
disperata. arriva l. e io piangendo gli dico che non era quello il luogo che
avevamo scelto per accogliere i nostri ospiti. lui mi consola e mi accompagna
in un giardino dove altri invitati ci vengono incontro senza manco guardarci, e
io chiedo a l. se secondo lui sono loro che devono salutare noi o noi loro.
fine del sogno.
Nessun commento:
Posta un commento