Della pasquetta da piccola ho dei ricordi imprecisi di una sensazione di
primavera dopo l'inverno, e di odori campestri.
Da giovane era l'unico momento in cui potevo
"scapputtiarmela", perché mia madre a Natale diceva: "Natale con
i tuoi, capodanno con chi vuoi"; poi a capodanno diceva: "Natale con
i tuoi, Pasqua con chi vuoi" (allargando il margine del "Natale"
fino all'Epifania); finalmente a Pasqua diceva: "Pasqua con i tuoi e pasquetta con chi
vuoi", e siccome la pasquetta è il giorno dopo, non aveva mai tempo per ritrattare!
A un certo punto è diventata una consuetudine trascorrerla a
"Raccasemi" e mi ricordo che la prima volta ha avuto tutto il sapore
dell'entrata all'interno di una famiglia: ricordo ancora la pasta in casa al
sugo, la salsiccia e i carciofi arrostiti, e le gentilezze che si fanno nei
confronti di una nuova arrivata.
Negli ultimi anni la pasquetta si è svolta a Bologna, nel Parco
delle querce, con "casatielli", cinese d'asporto, crostate al
pistacchio e relax...
Qui la pasquetta non esiste (al massimo si celebra la Pasqua*)
e devo dire che mi manca proprio :(
Una cosa però c'è: l'odore di pioggia misto a quello di barbecue :)
*noi la Pasqua l'abbiamo festeggiata coi musulmani!
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