Ho un sacco di cose da scrivere perché nella nostra settimana ci sono stati dei punti cardine che vanno sviluppati:
1) Ho preparato tagliatelle
al ragù e melanzane alla parmigiana per la nostra nuova amica musulmana che ci
ha fatto scoprire molte cose sull'Islam, e che ci ha confermato (se ce ne fosse
stato bisogno) che tutto il mondo è paese!
2) Luchino ha partecipato a una Masterclass ed è stato sublime: ha suonato
la Liszt Hungarian Rhapsody Nr. 12
e tutti sono rimasti colpiti dalla sua maturità e dalle sue grandi capacità... Di
fronte a quei complimenti lui non ha potuto fare altro che pensare al
maestro della sua vita, che vive dove quest'anno si sono succeduti nevicate e
terremoti, e dai cui silenzi e mezzi sorrisi ha reimparato a suonare e a
pensare la musica e il suo insegnamento in un modo nuovo.
3) La consegna di alcuni
scritti ci ha messi di fronte al MLA format. Non capiamo la
fissazione degli americani per il template! "Io non posso stare
fermo, con le mani nelle mani" mentre fior fiori di professori mi dicono
che la cosa PIÙ importante quando scrivi una composizione è il layout:
"se mi vedo arrivare una tesi con dei contenuti così così e vari errori di
grammatica, posso soprassedere se questa è scritta in Times New Roman 12, doble
space, inizio paragrafo rientrato, note citate così, intestazione sistemata
pomì, etc." (libera traduzione di mignolo blu).
No, gioia, non posso essere
d'accordo: io prima ho imparato a scrivere in italiano, poi ho imparato a
scrivere bene in italiano, poi ho imparato a scrivere benissimo in italiano (e
ad essere modesta, soprattutto) e alla fine mi sono preoccupata della forma che
- sì è importantissima ma - NON può essere la prima cosa, sorry!
4) Non so cosa intendeva
quello quando diceva "nei peggiori bar di Caracas" ma da questa
settimana so cosa intende un texano quando dice "nei migliori ristoranti
di San Marcos" (magari approfondirò questo punto su un altro post).
5) Il bachelor qui è
come la scuola media superiore da noi: ragazzini tra i 19 e i 22 anni che
sghignazzano e poltriscono ansiosi che arrivi il venerdì per sballarsi. Il master,
invece, non è nemmeno quello come da noi: si tratta di lezioni obbligatorie per
piccoli gruppi di studenti dai 24 anni in su (ma "in su" davvero),
con esercitazioni settimanali e esami in itinere. Se vuoi continuare col
dottorato ti conviene fare la tesi, altrimenti puoi anche scegliere di non
farla! o_O
Ci vuole costanza per
riuscire, e noi per fortuna una in famiglia ce l'abbiamo...
6) Ieri sera
siamo stati alla messa in scena delle opere alla cui realizzazione Luca ha
collaborato accompagnando i cantanti per circa un mese. Le opere erano Slow
Dusk* (1948-49) di Carlisle Floyd, e Trouble in Tahiti (1951) di
Leonard Bernstein: bellissime!!! Nonostante l'ipoteca europea e soprattutto
italiana, non abbiamo affatto disdegnato queste due opere americane, anche
perché gli interpreti sono stati molto bravi e la messa in scena è stata molto
efficace.
Che più? Pizza
gratis, piscina, ricezione e immediata sparizione del primo stipendio per
pagare la rata della tuition, raffreddore e piccoli momenti di grazia:
questo è il paese delle grandi contraddizioni, infatti mi capita di
"contraddirmici" spesso, perché nonostante la fonte inesauribile di
cose assurde che scopro, attonita, ogni giorno, mi trovo bene, giacché sembra
che apprezzino quello che abbiamo fatto finora e quello che stiamo facendo
qui...
Vorrei
cocludere, se l'MLA format me lo consente, copiando qui l'oggetto di un Faculty
Announcement appena ricevuto: "Theft of equipment in Room
102", e una piccola chiosa:
Si futteru computer e proiettore! Ne' maravigghi si ci
'nchiappa...
* Floyd’s first opera Slow Dusk is a simple, powerful story set in the sand
hills of the Carolinas amidst poverty and low-keyed religious fanaticism.
The story unfolds around the tragedy of a May afternoon, which alters the
course of a young girl’s life. Aunt Sue, a rough-hewn woman of middle age,
opposes the marriage of her niece Sadie to Micah Hatfield, who lives across the
pond and who belongs to the Truelights, a different religious sect than the
Disciples, to which Sue’s family subscribes. Sue painfully and patiently gives
her niece her reasons for opposing the marriage. Music marks the passing
of time from late afternoon until dusk, and in the evening, Sue reports to
Sadie that Micah has drowned during the day while fishing. Jess, Sadie’s
brother, consoles his aunt who feels guilty from her sense of complicity. Sadie
vows fidelity to Micah’s memory, mourning the emptiness of her life without
him. (http://www.boosey.com)
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