Troppo strano questo mondo, troppo diverso: come dice mia nonna "a cas'e
diaulu" o "unni persi i scarpi u signuri" siamo finiti!
I giorni sono volati via veloci, e dopo un viaggio tanto lento sono sembrati
ancora più celeri, come quando sei all'acquapark, sullo scivolo più alto, e
prima di andare giù in picchiata lo scivolo ti fa fare un lento movimento in
salita.
Dieci
giorni fa per noi faceva giorno a San Marcos e dopo un viaggio infinito ci
ritrovavamo seduti su un gradino sconosciuto ad aspettare che qualcuno aprisse
un uscio mai visto prima: casa nostra.
Un
giorno stanco e sudato, aggravato dalla mancanza delle nostre valigie
all'appello, dall'inglese, dai dollari, dai pollici, dalle miglia, dai gradi Farenheit, dalle once... dalle cose di cui da turisti non ci si preoccupa.
Un
giorno-catapulta: senza conforto e senza mutande pulite.
Poi
le valigie e le mutande sono arrivate, e lentamente lo sconforto ha lasciato
posto alla sorpresa, poi di nuovo sconforto e ancora sorpresa.
Sono
trascorse giornate, serate, nottatacce; ci sono state spese, ricerche di
qualunque tipo - dal cibo ingurgitabile al trasformatore di energia - camminate, sfuriate, placement
test come se piovesse, e soprattutto ORIENTATION: orientation a go go!!!
Questo
fine settimana le nostre testoline fumanti hanno fatto capolino da montagne di
scartoffie, codici, gadget e "menate" varie per stabilire un contatto
con meravigliose consuetudini: le pulizie, il computer, il telefono e il
pianoforte!
Domani
inizia l'anno accademico, le beghe burocratiche non sono ancora finite, ma ora abbiamo
stoviglie e suppellettili; tavolo, sedie e materasso stanno arrivando, e
soprattutto abbiamo una cosa molto importante che è comparsa in noi da
pochissimi giorni: una vaga idea.
Prometto
post più positivi in seguito, per ora enjoy our photos!