giovedì 15 marzo 2012

Estate

in bilico
tra tutti i miei vorrei
non sento più
quell’insensata voglia
di equilibrio
che mi lascia qui
sul filo di un rasoio
a disegnar
capriole
che a mezz’aria
mai farò

L'estate sta arrivando: me lo dicono le ventate di freddo sprecato che negozi a bassissimo rispetto per l'ambiente iniziano a sparare, lo schiarirsi delle macchie sul soffitto, i piedi nudi sul pavimento, le insalatone, i panni stesi finalmente fuori e non "azzeccati" al termosifone, il sole cha la mattina inonda questa stanza fino a rendermi invisibile la scrittura sul computer, i pesciolini d’argento che sbucano dagli infissi vecchissimi, dai battiscopa, da dietro i mobili... i ciclamini pieni di vita sul davanzale, il giubottino grigio uguale a quello di Spotless Mind, il letto di legno che si gonfia col caldo e cigola a ogni movimento, questa casa che passa da troppo fredda a troppo calda.
La lasceremo, qualunque sarà l'esito di ciò per cui stiamo lavorando (tu) e sperando (io), dovunque andremo (o resteremo), lasceremo questa casa, e - non avrei mai pensato di dirlo -  mi mancherà! Non per quello che è (figurarsi!), ma per ciò che ha rappresentato per noi.
La Ridente e i ridentesi non mi mancherebbero affatto: la regione, la cucina, e certi ricordi mangerecci che hanno in sé tutto un mondo di "bolliscine" piene di significati, con persone più che care, questo sì che mi mancherebbe!
Quando andai via dalla Sicilia, uditivamente, mi mancava il frastuono del traffico fuori dalla finestra... e ancora prima, quando dall'Insufficente mi spostai in città, mi mancava il rumore di una terna Fai che accellerava in salita e avvicinandosi mi annunciava che la tardiva ora di pranzo era arrivata.
Qui troppo silenzio quando ci dovrebbe essere rumore, troppo rumore quando ci dovrebbe essere silenzio, e qualche sparuto e stridulo "scialuto" dalla strada!
Di questa casa mi mancherà il divano pre-nanna, i telefilm americani in lingua originale (PRACTICE - PRACTICE - PRACTICE), il piano scordato (PRACTICE - PRACTICE - PRACTICE), le foto appese al muro, la birra in frigo, gli ospiti... ma tutte queste cose non hanno nulla a che fare con l'abitazione, sono riti, oggetti, che qui hanno avuto luogo: un luogo finalmente solo "nostro"!
Le scale non mi mancheranno: per troppo tempo ho imprecato con una busta d'acqua appesa a una mano e il bagaglio da stiva a un'altra pensando a un ascensore, una carrucola, una corda!

in bilico
tra santi che
non pagano
e tanto il tempo
passa e passerai

2 commenti:

  1. E noi vi seguiremo....fisicamente (se potremo)... virtualmente (grazie a FB,blog e a tutte queste mille splendide "diavolerie" moderne)...sostenendo sempre ogni vostra scelta! E poi magari chissà....si tratta solo di organzizare altri nuovi pic-nic in nuovi parchi!

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